La Tiara Poltimore

Eravamo all’incirca nel 1870 quando venne richiesto a Garrard, gioielliere in Londra, di realizzare una nuova tiara per Lady Florence Poltimore; all’epoca nessuno poteva certo immaginare che quella creazione sarebbe stata uno dei gioielli più fotografati del XX secolo.

Nato per la moglie del II Barone Poltimore, il diadema venne poi acquistato da Giorgio VI e Consorte come dono per la Principessa Margaret che nel 1960 sposava il fotografo Antony Armstrong-Jones, creato per l’occasione I Conte di Snowdon.

La tiara – realizzata in oro, argento e diamanti – può essere scomposta in una collana e undici broche; osservandola da vicino si possono notare i montati e le viti in oro che la tengono assemblata e nella custodia sono inclusi anche degli eleganti cacciaviti per poterla montare e smontare.

La Principessa Margaret indossò il regalo dei genitori a mo’ di collana e spilla nei giorni che precedettero le nozze, ma la Tiara Poltimore nel suo assetto originale fece il suo debutto regale solo il giorno del matrimonio.

La scelta di quel gioiello fu strategica: un diadema di dimensioni così importanti avrebbe certamente slanciato l’esile figura della Principessa e con la sua opulenza avrebbe pure esaltato, per contrasto, l’elegante semplicità del romantico abito da sposa.

Nel 2002, dopo la morte della Principessa, non poco sgomento generò tra i tiara-watcher la notizia che questo gioiello così iconico sarebbe stato messo all’asta dagli eredi per poter fronte alle tasse di successione. Molti se ne rammaricarono, non tenendo però conto che Lady Linley e Lady Sarah Chatto, rispettivamente nuora e figlia di Margaret, molto difficilmente avrebbero avuto occasioni per indossare una tiara così impegnativa che solo la Principessa sapeva indossare con tanta leggerezza…

…e poi ancora: questa foto della Principessa nel suo bagno venne scattata da Lord Snowdon; è possibile intravedere il fotografo riflesso nello specchio dietro Margaret.
Quest’immagine è la sintesi della vita della sorella di Elizabeth II: anticonformista, ribelle e spregiudicata, ma al tempo stesso parte integrante di un mondo ancora fortemente regale e conservatore.