Con questa rubrica inizia oggi la trasformazione di edur.it in un royal-blog. Ogni venerdì con Fab-friday racconteremo di una delle creazioni Imperiali del famoso gioielliere Peter Carl Fabergé.
Nel 1885 Peter Carl Fabergé venne invitato dallo Zar Aleksandr III Aleksandrovič a realizzare un prezioso uovo di Pasqua con sorpresa per la Zarina Marija Fëdorovna. La storia narra che l’Imperatore volesse fare alla moglie un regalo che fosse veramente speciale e che le ricordasse la sua Danimarca. Il primo Uovo di Fabergé fu dunque una copia di un uovo conservato nel Castello di Rosenborg a Copenhagen, realizzato in oro e smalto bianco con al suo interno una gallina in miniatura.
Iniziò così la tradizione delle Uova Imperiali che continuò anche durante il regno di Nikolaj II Aleksandrovič, figlio di Aleksandr, che ogni anno a Pasqua commissionava a Fabergé due Uova: uno per l’Imperatrice Vedova e uno per sua moglie Aleksandra Fëdorovna.
La consegna delle Uova era l’evento della Stagione, la realizzazione di ciascun pezzo era un segreto gelosamente custodito e in prossimità della Pasqua lo Zar cercava sempre di scoprire cosa contenesse ciascun Uovo, ma Fabergé imperturbabile rispondeva: “Sua Maestà sarà soddisfatta”; questo gioco delle parti ebbe fine solo a causa della Rivoluzione del 1917.
I temi e l’aspetto delle Uova variavano sempre: l’Uovo del 1900, ad esempio, era decorato sull’esterno con una fascia metallica grigia con inciso l’itinerario della Transiberiana, mentre al suo interno vi era un piccolo treno in oro.
Alla Maison Fabergé veniva lasciata carta bianca e la realizzazione dell’opera occupava gli artigiani orafi per tutto l’anno: si iniziava col realizzare i primi bozzetti immediatamente dopo la Pasqua, per poi consegnare l’opera finita la Settimana Santa dell’anno successivo. Le Uova Imperiali di Fabergé diventarono presto dei capolavori leggendari, ornati in platino e pietre preziose, ma cesellati anche con materiali più poveri come l’acciaio o cristalli.
Dopo la rivoluzione, appreso dell’eccidio della Famiglia Imperiale, Fabergè lasciò la Russia. Per tre anni non aprì le valigie sperando di poter tornare ma nel 1920 morì. Due anni dopo le Uova Pasquali Imperiali furono trasferite al Cremino e da allora iniziò la loro vendita criminosa ed irresponsabile per finanziare il nuovo ordine sovietico.
...e datemi un solo minuto.
Certo deluderò qualsiasi vostra aspettativa, però vi racconterò anche di Principi e di Re, di Regine nei loro castelli e di moderne Principesse... vecchie favole e nuove storie, antichi splendori e sogni realizzati.
Tutto questo è Esprit du Roi, il nuovo royal blog italiano.
2 Commenti a Fab-friday (Season 1)
MarCi
3 novembre 2012 - 14:03
C’è una mostra molto bella sulle Uova di Fabergé a Venaria Reale, vicino a Torino, dovresti andare a vederla, credimi vale il viaggio!!
EduR
7 novembre 2012 - 08:54
Non sarebbe un viaggio poi così lungo per me